Lo spot di Fileni Bio mandato in onda a febbraio (on air dal 26 maggio 2019), propone all’inizio la testimonianza degli attori della filiera produttiva della Fileni, cominciando dal coltivatore di cereali “rigorosamente bio”.
Salta all’occhio la seconda testimonianza, quella di un giovane allevatore, che sostiene di aver scelto di allevare i polli all’aria aperta. Leggiamo dal blog Fileni che tutti i testimonial sono collaboratori dell’azienda; ne deduciamo che la testimonianza dell’allevatore sia stata edulcorata, per renderla più attrattiva; in pratica non si tratterebbe di un allevatore indipendente ma di un dipendente: poco male, in pubblicità ci può stare.
Il passaggio con la testimonianza dell’allevatore sembra infatti improprio, se lo si confronta con quella che pare essere il vero processo produttivo della Fileni, spiegato in dettaglio sul sito, sotto la sezione “Filiera” (e visibile da un’intervista del luglio 2018 a Massimo Fileni, per EFA News), dove non è il singolo allevatore ad essere “affiliato” a Fileni, ma essere la Fileni proprietaria di veri e propri “Centri di allevamento”, che sono dei capannoni dove effettivamente i polli vivono a terra, seguono i bioritmi naturali ed hanno la possibilità di uscire all’aperto.

In generale l’azienda Fileni è molto attenta a promuovere la propria immagine: le parole sono utilizzate in modo appropriato, i video curati, le interviste e le testimonianze credibili, l’impegno serio e costante.
Chi ne fa le spese, alla fine, sono solo i poveri polli e tacchini che, a differenza di un isolamento coatto e crudele, tipico degli allevamenti intensivi, quello della Fileni sembra un centro di allevamento intensivo ma con trattamento più rispettoso dell’animale; quanto può vivere un pollo? Pare da 5 a 10 anni e più; quanto vive un pollo di allevamento Fileni?

Preferiamo infatti di gran lunga lo spot (radio) di Fileni Bio, che su Youtube è definito come «Karaoke Style», dove il focus è esclusivamente sui prodotti finiti e impacchettati. Questa scelta è intellettualmente onesta rispetto a quello che il cliente acquista al supermercato, e di cui ha necessità; associare, come avviene in tutti gli spot TV Fileni Bio degli ultimi 3 anni, la “bella” vita dei polli al prodotto finito, risulta leggermente ipocrita; in altre parole, meglio associare al prodotto finito una scheda con certificazione di provenienza, alimentazione bio certificata e processo produttivo rispettoso dell’animale, utile al consumatore per fare la propria scelta, piuttosto che la descrizione di una realtà difficile da sostenere fino in fondo.


Voto 4, di incoraggiamento.


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